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Stereoscopia regione con differenti valori di disparità che permettono di posizionare i sottotitoli su diversi piani di profondità ed un valore di default utilizzato dai decoder non in grado di sfruttare questa caratteristica. Il posizionamento multi-piano garantisce un maggiore realismo nelle scene 3D perché associa con precisione il sottotitolo all’oggetto video: due attori che appaiono in primo e secondo piano verranno, ad esempio, sottotitolati sui due piani così da permettere al telespettatore un’associazione testo-battuta più immediata. Il System Time Clock fornisce, poi, la base dei tempi per gli aggiornamenti temporali dei valori di disparità per ciascuna sotto-regione così da garantire un’accurata temporizzazione della sottotitolazione. Conversione automatica da 3D a 2D L’allegato B del BlueBoox A154 fornisce le linee guida sulle possibili modalità operative dei servizi 3DTV che rendono questi ultimi compatibili con i flussi HDMI sotto certe 16 Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 1 - 2011 Scenario A: il decoder 3DTV compatibile è collegato ad un televisore 3DTV via cavo HDMI 1.4. La ricezione dei contenuti 3DTV avviene attraverso il decoder. Scenario B: il televisore integra un decoder 3DTV. La ricezione dei contenuti 3DTV avviene direttamente dal televisore. Scenario C: il decoder HD, non compatibile 3DTV è collegato ad un display compatibile 3DTV. La ricezione dei contenuti 3DTV avviene nonostante il decoder HD non sia compatibile 3DTV. Se il decoder può essere upgradato alla 3DTV allora si ricade nello Scenario A; diversamente, per visualizzare i contenuti ricevuti dal decoder collegato via HDMI al televisore bisognerà attivare manualmente la funzione 3DTV sul televisore. Questi sono i principali scenari per la ricezione consumer di frame planostereoscopic 3DTV. Scenario D: il decoder è compatibile 3DTV ma il televisore no. In questo caso non è possibile visualizzare sul televisore contenuti 3DTV ma, comunque, il televisore riprodurrà la versione 2DHD del segnale stereoscopico. Scenario E: simile allo Scenaro D: il decoder non è compatibile 3DTV, il televisore sì. Non è possibile riprodurre contenuti 3DTV ma soltanto 2DHD. Scenario F: simile ai precedenti due. ll televisore con decoder integrato non è compatibile 3DTV, può comunque visualizzare i contenuti in 2DHD. Negli scenari E e F, se la Tv con decoder integrato o il decoder stesso sono in grado di riconoscere i frame compatibili planostereoscopic 3DTV e i frame compatibili del formato video allora possono eseguire il ritaglio e l’upscale del frame destinato all’occhio sinistro così da visualizzare in modo appropriato i contenuti 2D. condizioni. Il decoder HDTV, ad esempio, potrebbe estrarre automaticamente l’immagine destinata all’occhio sinistro e upscalarla fino ad ottenere la normale risoluzione e quindi la visione 2D su uno schermo televisivo tradizionale. Il principale vantaggio è quello del risparmio di banda perché il broadcaster può trasmettere una sola volta il programma per essere poi visto sia in 2D che in 3D. La conversione 3D-2D potrebbe anche essere effettuata manualmente attraverso un’applicazione interattiva che fornisce al telespettatore la scelta sulle differenti modalità di visione disponibili. Non sono state invece accolte, almeno per il momento, le proposte di codifica sviluppate recentemente da alcune aziende (come Sisvel con il proprio sistema 3D Tile Format) che permettono ai broadcaster di inserire nel flusso MPEG entrambi i contenuti 3D e 2D.


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