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Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 1 - 2011 13 simula la visione tridimensionale delle immagini, ovvero la presenza della profondità, inviando simultaneamente (o quasi) le informazioni destinate all’occhio destro e sinistro. Il documento è scaricabile gratuitamente dal sito web di DVB in formato PDF. Il sistema è compatibile con le infrastrutture di trasmissione preesistenti, utilizzate per la diffusione dei contenuti 2D in alta definizione e con i display 3D già in commercio; così i broadcaster possono fornire i nuovi servizi stereoscopici senza ulteriori investimenti e con la garanzia di ricezione certa da parte dell’utente finale. Il documento elenca i metodi di codifica e diffusione dei servizi 3DTV nei diversi ambiti di ricezione, ovvero tramite set-top-box esterno collegato al Tv via HDMI oppure direttamente dal tuner integrato nel TV. Tra questi la scelta dei vari formati, la definizione dell’informazione di segnale, la gestione della grafica OSD e dei sottotitoli in presenza di contenuti tridimensionali. Programmi 3D temporanei, permanenti e misti 2D/3D Un contenuto 3D si presenta in modo differente da quello 2D HDTV tradizionale in virtù dell’adozione del formato video bitstream plano-stereoscopic. In fase di codifica, però, la conformità di questo formato alle specifiche HDTV rende superfluo qualsiasi intervento permettendo così l’utilizzo delle infrastrutture esistenti. Il segnale 3D, però, dovrà essere ‘etichettato’ (Signalling) per consentire la corretta visualizzazione in fase di ricezione e differenziarlo così da quello 2D. L’identificazione è molto importante perché un canale televisivo può trasmettere nell’arco della giornata servizi ‘misti’ 3D+2D ma i Tv 3D attualmente in commercio, senza un aggiornamento firmware dedicato, potrebbero non riconoscere correttamente il codice di identificazione dal momento che sono stati progettati prima della definizione di queste specifiche. Lo scopo del BlueBook A154 è appunto quello di definire le regole necessarie a standardizzare il formato DVB-3DTV e consentire così ai produttori di Tv di progettare modelli pienamente compatibili che saranno presto riconoscibili da un bollino o dal logo DVB-3DTV. Codec video e audio Dal momento che lo standard HDMI 1.4a aveva già precedentemente definito diversi formati 3DTV compatibili con il sistema planostereoscopic e supportati da altri dispositivi (come i lettori Blu-ray 3D), il DVB-3DTV ha voluto riconfermarli, specificando che: 1. Per la codifica dei contenuti video si devono utilizzare i codec H.264/AVC secondo le stesse specifiche definite in passato per i servizi 2D HDTV; 2. I formati scelti sono il Side-by-Side (SbS) ed il Top-and-Bottom (TaB) con l’applicazione del metodo di sub-sampling (orizzontale per il formato SbS e verticale per il TaB) necessario ad riportare l’immagine alle dimensioni normali (ma con risoluzione dimezzata); 3. L’Aspect Ratio utilizzato è il 16:9; 4. La frequenza di scansione può essere di 25 o 30 Hz. Figura1b Decodifica del frame video con il formato Side-by-Sidev


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