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Case History Controllo completo del sistema Il sistema, è controllabile da remoto e, collegato con tutti gli apparati, ne prevede il monitoraggio costante per ognuno di essi, oltre a segnalarne le eventuali anomalie indicando quando intervenire. La struttura di rete prevede l’aggiornamento automatico dei dispositivi, nonché il rinnovamento degli stessi contenuti audio video. Non solo, una volta spento il server e avviato pertanto il ciclo di raffreddamento dei videoproiettori e il ciclo di shutdown dei PC, si può intervenire con il sistema generale di controllo della struttura e comandare lo spegnimento elettrico degli altri apparati, nonché la regolazione e lo spegnimento delle luci, la riduzione della temperatura, ecc. 74 Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 4 - 2013 Pertanto, il controllo è totale, con la possibilità di riscontrare in qualsiasi momento tutti i progressi registrati dall’impianto. Dentro il museo: le macroaree Ad accompagnarci nella descrizione di alcune tra le aree significative del museo, Marco Bagnati, responsabile della progettazione esecutiva CAD: «La struttura del museo ha una forma particolare, che presenta una parte centrale vuota a forma piramidale chiamata Big Void, il Grande vuoto appunto, dove sono stati esposti diversi animali imbalsamati – ci spiega Marco Bagnati. In quest’area siamo intervenuti installando gli schermi olografici in combinazione abbinata con i videoproiettori. Per riuscire a portare a termine l’allestimento, è stato costruito un ponteggio necessario all’installazione di tutti cavi e i sistemi di aggancio utili per il lavoro svolto successivamente dai tecnici delle funi. Smontato il ponteggio, infatti, come in una vera e propria scalata, sono stati i rocciatori a fissare tutti i dispositivi da cima a fondo, dagli schermi olografici ai videoproiettori. In quest’area, abbiamo previsto 10 di questi schermi, nelle dimensioni miste da 50, 60 e 67 pollici, in formato 16:9. Naturalmente, a questi schermi sono abbinati altrettanti videoproiettori, a tecnologia ibrida Laser+LED, della Panasonic e attraverso un sistema di sincronizzazione audio e video, in questa parte del museo partono sistematicamente suoni e immagini di natura, che coincolgono lo spettatore in modo continuo. Molto interessante anche il tunnel dei ghiacciai dove Nella parte centrale del museo alta oltre 20 metri denominata Big Void sono stati installati 10 schermi olografici e altrettanti videoproiettori. Il museo si compone di 7 piani, per oltre 12.600 mq e annovera un impianto da 500 dispositivi.


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