Page 69

SI_AV0413_rivista_online

Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 4 - 2013 69 Perfetto lavoro di squadra «La realizzazione di un progetto così ampio è stata possibile solo grazie alla collaborazione di tutte le forze messe in campo per la riuscita di quella che può essere chiamata una vera e propria impresa, per i tempi e la complessità dell’opera – ci dice subito Angelo Nicolosi, direttore tecnico e supervisore dello svolgimento di tutte le operazioni di sviluppo del progetto multimediale. Abbiamo seguito una tabella di marcia serrata, durante la quale ogni azienda o professionista coinvolto ha saputo dare una risposta convincente alle esigenze del museo. C’è stata un’interazione costante e, pezzo dopo pezzo, abbiamo superato tutte le complessità del caso, finanche quella legata alla ricerca delle specifiche soluzioni innovative da installare. Un lavoro coordinato, dunque, portato a termine secondo i dettami di un’installazione moderna e realizzato rispettando tutti i principi di design e architettonici, comprese le norme che governano l’ambiente». Briefing, progettazione, approvazione dei progetti «Quando siamo entrati, la struttura presentava già un fascino notevole – ci confida Angelo Nicolosi. Il nostro compito era quello di renderne gli ambienti il più possibile multimediali. Ne abbiamo sviluppato la progettazione isola dopo isola, piano dopo piano, dai livelli interrati fino alla parte più alta. I numeri di un successo annunciato Sin dal giorno dell’apertura, il coinvolgimento dei visitatori è stato globale e, seppure previsto, è andato oltre le aspettative più rosee: «Il riscontro è stato ottimo – ci conferma Lavinia Del Longo. Abbiamo registrato più di 200mila visitatori in meno di sei mesi, una cosa impensabile prima d’ora per una città di 100mila abitanti come è quella di Trento. Solo nel mese di dicembre dello scorso anno abbiamo registrato quasi 46.000 visitatori, con giornate di affluenza massima pari a oltre 6mila persone. Non solo, ben il 66% dei visitatori provengono da fuori provincia. Come si può immaginare, con questi numeri, il museo ha riscosso un notevole consenso sia in ambito nazionale che internazionale». Appena messo piede nel museo ci siamo resi conto sin da subito che non saremmo andati incontro alla classica progettazione. Il lavoro da sviluppare si presentava complesso e articolato. La riuscita finale della progettazione, infatti, sarebbe dovuta passare attraverso molteplici variabili e avremmo dovuto tener conto del grandissimo spazio da coprire e del fatto che ogni giorno, quei luoghi, sarebbero stati visitati da migliaia di persone. Pertanto, superati i primi briefing iniziali, abbiamo dato vita alla progettazione riuscendo a presentare tutte le tavole nell’agosto 2012; oltre 250 micro progetti “disegnati” da Niccolò Garolini, rappresentanti ogni singolo exhibit, corredati voce per voce del cablaggio necessario e dei dispositivi da utilizzare. Ogni progetto, messo al vaglio da un pool di professionisti che ne ha studiato Come in una vera e propria scalata, due rocciatori agganciati alle funi e sospesi nel vuoto hanno provveduto all’installazione degli schermi olografici.


SI_AV0413_rivista_online
To see the actual publication please follow the link above