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Conoscere Test di confronto Dimostrare queste differenze può essere decisamente avvincente. La semplice misurazione in laboratorio del tasso di riduzione del rumore operata da un circuito filtro di rete, non assicura che l’effetto sarà simile sul contenuto del segnale. Inoltre, i test di ascolto e visualizzazione, per quanto soddisfacenti, sono soggettivi. Per il purista un test A-B sarà sempre lo “standard d’eccellenza”. La sfida lanciata da Garth Powell è stata quella di individuare un test che fosse scientifico e, allo stesso tempo, di facile comprensione (non pieno di pseudo-scienza e spiegazioni di fisica quantistica), e che tenesse traccia di ciò che i professionisti attenti hanno sentito o visto in un test di confronto A-B svolto con attenzione. Il test di seguito riportato ha permesso di fornire dati empirici, selezionati da effettivi componenti audio per audiofili e professionisti e registrati digitalmente in file WAV a 24 bit da 96 kHz ad alta risoluzione. Il test è stato eseguito con CD standard (red book, 16 bit, 44,1 kHz) aventi una gamma dinamica eccezionalmente ampia e strumenti acustici ben registrati. L’output digitale di un player CD YBE è stato inviato ad un convertitore Benchmark DAC1 D/A con un guadagno unitario fisso, connesso a converter-time clock Universal Audio 2192 A/D. Il segnale è stato acquisito da un Mac Pro2 tramite software BIAS Peak Pro. Da questa apparecchiatura è stato acquisito sei volte un campione di 5-10 secondi da ciascun CD. I test di riferimento non filtrati hanno utilizzato diverse prese di rete dedicate da 20 Amp per i molteplici componenti presenti. Per 36 Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 3 - 2010 rilevare facilmente l’effetto dei filtri di rete nei test, i riferimenti temporali dei file WAV digitali non filtrati e quelli dei file filtrati sono stati allineati perfettamente e caricati nel software Audio DiffMaker di Liberty Instruments. Quindi, il secondo file WAV filtrato è stato posizionato 180 gradi fuori fase rispetto al file WAV non filtrato di riferimento del test. A questo punto il nostro software di test (Audio DiffMaker) ha creato un file di differenza contenente solo le informazioni che altrimenti non esisterebbero senza il vantaggio del filtraggio di rete. Sebbene il livello del segnale sia risultato molto più basso rispetto all’originale, molti lettori resteranno sorpresi nello scoprire quanto sia stato facile ascoltare la prestazione originale nel file di differenza e, di nuovo, come le informazioni che state ascoltate non sarebbero potute esistere senza il circuito di condizionamento di rete. A causa degli elevati livelli di rumore presenti nelle attuali linee di rete (assieme all’alta risoluzione dei segnali audio-video odierni), anche i filtri di rete marginali possono fare una notevole differenza. Ma con l’aiuto del software Audio DiffMaker possiamo effettivamente misurare anche le differenze qualitative tra le tecnologie di filtraggio di rete. Affinché il software possa funzionare correttamente, è fondamentale che il sincronismo (tutti i picchi di segnale transitori) sia perfettamente allineato e che il volume (guadagno) corrisponda in modo preciso. Quando il programma elabora il file differenza, viene riportata in decibel la profondità di lettura per ogni canale di contenuto. Maggiore è il segnale picco-picco in decibel (e in tal modo la Analisi in frequenza del file differenza che evidenzia le frequenze audio udibili di un componente audio alimentato da un Furman IT-Reference 20i rispetto ad una semplice presa di rete


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