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Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 3 - 2010 21 Un’evoluzione dell’esperienza già acquisita È importante evidenziare questo aspetto, ossia che la nuova tecnologia si basa su un pannello polisiliconico ad alta temperatura, perchè la struttura di base di questo pannello è la stessa del pannello trasmissivo e, quindi, per una buona parte i pannelli sono proprio uguali e i processi produttivi esattamente gli stessi (Figura 1). Nel pannello trasmissivo il sistema di controllo viene effettuato da transistor posti all’interno del pannello, e protetti da una maschera perché sensibili alla luce. Ecco perché nella parte superiore del pannello c’è una zona chiamata Black Mask, uno strato oscurante che si trova in corrispondenza di ogni singolo TFT e lo protegge dalla luce. Questo è indispensabile per il funzionamento del pannello ma diminuisce la cosiddetta aperture ratio del pixel, ovvero il rapporto fra lo spazio riservato al passaggio della luce e quello occupato dalla presenza dei semiconduttori protetti dalla Black Mask. La Black Mask riduce così l’area del pixel e genera una diminuzione della resa luminosa del pannello, evidenziando il cosiddetto effetto zanzariera: ciò rende visibile la griglia sullo schermo. Con questa tecnologia la luce passa attraverso la griglia ed è come se venisse impressionata dal pannello formando così l’immagine. Immagini più uniformi e maggiore ‘aperture ratio’ Nel sistema a riflessione viene utilizzato come materiale riflettente un elettrodo in alluminio che presenta il vantaggio di nascondere dietro la sue superficie tutte le linee di controllo e i TFT, eliminando la necessità di utilizzare la Black Mask e incrementando la superficie utile alla riflessione della luce. Questa nuova tecnologia presenta un grande vantaggio: quello di realizzare pannelli con valori di ‘aperture ratio’ molto maggiori dove, in pratica, l’effetto zanzariera non è più presente e le immagini sono molto più uniformi. Infatti, una delle principali caratteristiche della tecnologia reflective è il rapporto di contrasto (nativo e dinamico), davvero molto elevati. Il contrasto nativo del pannello raggiunge valori di 40.000:1 mentre quello dinamico arriva a 1.000.000:1. Ma come è possibile ottenere valori di rapporto di contrasto così elevati? La polarizzazione della luce Un aspetto negativo generato dalla tecnologia trasmissiva è la dispersione della luce. È noto che i pannelli dei videoproiettori per funzionare hanno bisogno di lavorare con luce polarizzata linearmente. Per questo motivo la luce generata dalla lampada di proiezione attraversa i pannelli LCD dopo essere stata polarizzata linearmente da appositi filtri. Così i cristalli liquidi, al passaggio della luce polarizzata, compongono l’immagine da proiettare. Quando il pannello, ad esempio, genera un’immagine nera, il filtro polarizzatore posto a valle del pannello deve bloccare completamente la luce proveniente dalla lampada; questo, in pratica, non avviene completamente e, quindi, il rapporto di contrasto dell’immagine stessa subisce una sostanziale diminuzione. Vediamo perché. Analizziamo il percorso che compie la luce cercando di individuare quando l’esperienza non conferma la teoria; la luce passa attraverso il primo filtro polarizzatore che la polarizza verticalmente, Figura 1. La struttura di base del pannello riflessivo è identica a quella del pannello trasmissivo Figura 2. Il pannello riflessivo si avvantaggia per la mancanza della Black Mask: aumenta così la superficie utile alla riflessione della luce


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