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Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 1 - 2010 21 L’illusione del 3D La tecnologia in 3D si basa sul fatto che a ogni occhio viene dedicato un proprio segnale video. Gli occhiali permettono la separazione di questi due segnali ed è il nostro cervello a predisporre le immagini in uno spazio che noi percepiamo come reale, ma che in sostanza è un’illusione scaturita dalla tecnologia. Come? Giocando sostanzialmente su due parametri: il fuoco e la convergenza. Le scene sono girate da macchine da presa formate in realtà da una coppia di macchine digitali che vengono disposte in modo da poter registrare due segnali video, uno per ogni occhio umano, che poi si andranno a miscelare nello schermo permettendoci appunto la percezione tridimensionale. Ma come è possibile creare questo effetto? Le due immagini riprese con la tecnologia in 3D, sono più o meno sdoppiate o distanti sullo schermo che noi osserviamo. Quando le due immagini, quella dedicata all’occhio destro e quella dedicata all’occhio sinistro coincidono, vediamo l’oggetto posizionato esattamente sullo schermo, ovvero all’altezza di quella finestra i cui limiti sono delineati proprio dal televisore. Quando però le immagini destinate ai due occhi, vengono distanziate e sdoppiate rimanendo però ognuna nel rispettivo campo, sia dell’occhio destro che dell’occhio sinistro, il nostro cervello percepisce l’immagine posizionata al di là della finestra definita dal nostro schermo. Il gioco però si fa più interessante quando le due immagini vengono separate e incrociate, ovvero quando l’immagine sinistra va a posizionarsi nel campo dell’occhio destro e parallelamente quando l’immagine destra viene posta nel campo dell’occhio sinistro. E a questo punto che il cervello ci fa vedere gli oggetti e le persone più vicine a noi, ovvero al di qua della finestra, anche a poca distanza da noi. Il cervello è molto bravo ad elaborare le informazioni che gli arrivano dagli occhi, riuscendo a stabilire la profondità degli oggetti, sulla base delle informazioni che ogni singolo occhio gli fornisce. In sostanza è abituato a sommare immagini diverse. Esperimento: gioco per ingannare il cervello Prendete un comune foglio di carta, arrotolatelo a mo di cannocchiale e guardateci attraverso con l’occhio destro. Ora posizionate la mano sinistra davanti all’occhio sinistro, affiancata al cannocchiale e a più di dieci cm di distanza dall’occhio. Noterete un effetto curioso, sembrerà che la mano abbia un buco attraverso il quale è possibile guardare oltre. Questo avviene perché il cervello, abituato a ricevere immagini diverse, somma le due immagini. Da un lato la mano, dall’altra l’immagine del foro e dà una visione fuorviante della realtà. Distanza circa 6 cm


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