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Conoscere STEREOSCOPIA Dopo l’Audio è venuta l’ora del Video L’ effetto tridimensionale per la riproduzione audio lo si deve alla stereofonia: a distanza di molte decine d’anni anche il video si appresta a diventare stereo, ma uno standard comune non è ancora stato definito. Vediamo quali sono le soluzioni tecnologiche più utilizzate per trasmettere contenuti video in 3D. Appare strano che l’audio abbia acquisito profondità negli anni trenta e, soltanto da pochi anni, si è iniziato a parlare insistentemente di stereoscopia. Oggi il video 3D ha contagiato l’industria del cinema a tal punto che i titoli 3D prodotti dalle major cinematografiche sono in continuo aumento. In questi mesi stanno nascendo anche i primi canali televisivi 3D, nonostante il mercato non abbia ancora scelto uno standard unico di trasmissione. Certo, la definizione dello standard non è indispensabile per lo sviluppo del mercato ma servirebbe a far maggior chiarezza per gettare le basi future. Lo standard dei contenuti registrati su Blu-ray disk, invece, è stato reso noto all’inizio di quest’anno e, come vedremo, offre la miglior qualità stereoscopica possibile. Nel broadcast vengono utilizzati, al momento, tre diverse soluzioni, che consentono alle emittenti televisive di poter trasmettere nello stesso spazio utilizzato da un canale 2D, i contenuti di un’immagine stereoscopica. Le soluzioni sono: Side by Side 3D, Top Bottom 3D e Frame Sequential 3D. Vediamo come operano. Frame Sequential 3D Come dice il termine stesso, questa soluzione genera una sequenza di fotogrammi in cui si alternano quello dedicato all’occhio destro e, successivamente, il fotogramma per l’occhio sinistro. Ciò significa che se il fotogramma numero 1 è indirizzato all’occhio destro, il fotogramma numero 2 sarà rivolto all’occhio sinistro e così via. Questo formato è stato utilizzato per definire le specifiche 3D dei Blu-ray. Il fatto che le immagini vengano riprodotte in sequenza semplifica le cose nel caso in cui bisogna utilizzare gli speciali occhialini a lenti attive (con otturatore integrato). Il display, infatti, riproduce le immagini esattamente 18 Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 1 - 2010 come sono state codificate dal segnale in registrazione, senza dover operare alcuna modifica e si limiterà a gestire la sincronizzazione degli occhialini in modo che durante la visualizzazione del fotogramma diretto all’occhio destro la lente sinistra degli occhiali si oscuri e, viceversa, quando viene riprodotto il fotogramma per l’occhio sinistro. In ogni caso non c’è da preoccuparsi se il televisore 3D che abbiamo appena acquistato è compatibile con questa soluzione: tutti i televisori distribuiti sul mercato, da quest’anno, sono compatibili sono le varie soluzioni 3D adottate da broadcaster piuttosto che dalle major di Blu-ray disk. Riguardo alla risoluzione delle immagini, la miglior qualità viene assicurata dal supporto Blu-ray mentre i segnali 3D trasmessi dai broadcaster hanno il limite di dover occupare la stessa banda di frequenze utilizzate dalle trasmissioni standard a due dimensioni e, per farlo, sono costretti a ridurre la qualità.


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