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DISTANZA MINIMA DI VISIONE Diagonale Dimensioni Schermo 16:9 in cm Distanza minima in pollici Base Altezza Schermo/Punto di visione in cm 80 177 100 300 90 200 113 339 100 221 124 372 110 244 137 411 120 265 149 447 130 287 161 483 140 310 174 522 Il primo aspetto da valutare è la dimensione dello schermo di proiezione e il conseguente posizionamento del videoproiettore Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 1 - 2009 23 Seguendo questi consigli sarà possibile godere di qualsiasi evento, con la comodità di avere un po’ di luce ambiente. Il colore delle pareti La tinteggiatura delle pareti può influire negativamente. Se la stanza è bianca o chiara, determinerà una riflessione sullo schermo, innalzando il livello del nero. Sarebbe consigliabile -ma spesso è impossibile da realizzare- un colore delle pareti nero o, comunque, molto scuro. Bisogna fare attenzione ai dimmer, per la regolazione delle luci, che devono essere assolutamente schermati: una loro bassa qualità, attraverso l’emissione di onde elettromagnetiche, può generare nei segnali audio e video disturbi intollerabili. Il telo di proiezione Il telo di proiezione è di importanza fondamentale per una proiezione di qualità essendo l’anello della catena a diretto contatto con l’occhio. Non sono più necessari teli ad alto guadagno, viste le prestazioni in termini di luminosità dei videoproiettori digitali. Minore è il guadagno e più ampio è l’angolo di visione del telo, sia in orizzontale che in verticale. Superfici con guadagno 1 o 1,1 possono essere adeguatamente utilizzate. Una caratteristica importante del telo riguarda la capacità di trattenere la luminosità proveniente dalla parte posteriore, per evitare che interferisca con la proiezione vera e propria. Teli con la parte retrostante nera offrono maggiori garanzie in termini di migliori prestazioni. Un telo di qualità, inoltre, può essere lavabile, e poco sensibile agli agenti esterni come il fumo. Non rischiamo, quindi, di ritrovarlo ingiallito e di doverlo sostituire già dopo pochi anni. La cornice nera attorno allo schermo migliora le prestazioni perché aumenta il contrasto apparente. In questo modo l’occhio umano prende come “minimo nero” quello della cornice e non quello generato dal videoproiettore. I teli possono essere: – a cornice, da preferire sempre se le condizioni ambientali lo permettano; – con cassonetto a discesa motorizzata o manuale. La discesa manuale, se del tipo a tiraggio, presenta il problema della deformazione della stecca; se del tipo a mulinello, invece, presenta il problema dell’ingente tempo necessario per la completa discesa del telo. I modelli da preferire sono a motore. Qualsiasi sia il tipo di discesa, un normale telo tende a fare le “orecchie” sui bordi sinistro e destro, e quella zona di schermo non potrà essere utilizzata. Per evitare il problema esistono teli pretensionati (con una sottile cordicella che corre lungo tutti i bordi), ma sono piuttosto costosi. Esistono anche teli microforati, trasparenti all’audio, ma non hanno buone prestazioni video. Sono ormai disponibili sul mercato teli fonotrasparenti non microforati, di ottime prestazioni, adeguati per il loro costo agli appassionati più esigenti. I migliori schermi in assoluto sono quelli a cornice con tendine motorizzate e fonotrasparenti, in grado di adattarsi a ogni formato di proiezione. Un’immagine, se perfettamente “incorniciata” tra bordi neri, è davvero splendida da vedere.


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