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Una delle dieci postazioni dotate di monitor multitouch capacitivo: si accede al racconto aprendo a mo’ di libro la protezione superiore. Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 4 - 2016 Speciale Sharp 19 «Per rendere al visitatore più semplice e immediata la comprensione delle opere e dei documenti storici – prosegue Stefano Filipponi – abbiamo optato per una tecnologia semplice ma efficace, per valorizzare l’esperienza. Inoltre, l’integrazione fra hardware e software è stata determinante per realizzare un’efficace narrazione documentale del museo. Il lavoro di progettazione dedicato al contenuto della storia e all’interfaccia grafica è stato importante; anche la scelta dell’hardware è stata coerente con questa filosofia, mirata a facilitare l’integrazione con l’allestimento, per garantire continuità. Potevamo adottare soluzioni ad elevata capacità seduttiva, in grado di generare stupore, invece abbiamo deciso di utilizzare tecnologie consolidate per concentrarci di più sui contenuti e la loro fruibilità: schermi touch e radio-guide; due elementi ampiamente consolidati, anche dal punto di vista tecnologico, ma efficaci. Del risultato ottenuto siamo soddisfatti; abbiamo delegato i nostri partner nella scelta dei prodotti e delle interfacce interattive, adeguati al taglio narrativo dato al Museo». «Portata a termine questa prima fase – conclude Stefano Filipponi – selezioneremo un partner tecnologico che voglia sperimentare con noi nuove idee». L’area multi-touch Nel Museo degli Innocenti sono state realizzate 10 aree dotate di monitor Sharp multitouch, a 10 tocchi, con tecnologia capacitiva. «Siamo stati scelti per curare l’impianto Audio/Video, da anni siamo fornitori di tecnologia dell’Istituto degli Innocenti – ci spiega Giuseppe Ercolino, titolare di MMG, Multimedia Meeeting Group, che aggiunge – nel passato avevamo già realizzato installazioni di sistemi visuali. L’area museale in precedenza non conteneva tecnologia avanzata: ora, invece, abbiamo installato monitor touch di Sharp, a tecnologia capacitiva, che propongono al visitatore del museo contenuti navigabili, per approfondire la conoscenza delle opere esposte. La tecnologia capacitiva offre una user experience superiore, analoga a quella dei tablet e degli smartphone. Abbiamo scelto i modelli LL-S201A, da 20 pollici, e LL-S242AW da 24. I modelli hanno in dotazione una penna con punta da 2 mm, la precisione della scelta è garantita. Inoltre, una delle dieci postazioni è stata completata con un monitor da 60 pollici, PN-E602. In pratica in visitatore naviga con il software attraverso il monitor touch e, grazie al monitor da 60” può visualizzare i dettagli di affreschi e opere d’arte. Una configurazione che evidenzia i benefici della tecnologia, per nulla invasiva: la storia, i documenti, i racconti di vita di questo Istituto rappresentano il vero motivo della visita». «La committenza – conclude Giuseppe Ercolino – è stata molto soddisfatta del lavoro svolto: il touch capacitivo è fluido e preciso, il tocco davvero naturale: aspetti determinanti affinché il visitatore possa concentrarsi sulla fruizione del contenuto, senza essere distratto dalle indecisioni dello strumento tecnologico. Anche la qualità cromatica è all’altezza della situazione: la riproduzione di opere artistiche richiede una fedeltà dei colori superiore».


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