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Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 2 - 2008 95 ... e poi cos’è accaduto? Dopo due anni il capannone era diventato piccolo e nel 1968 ci siamo spostati a Gropello Cairoli in un capannone di 450 mq. Devo ringraziare i miei soci: ho avuto la fortuna di avere dei soci capaci, onesti, che mi davano fiducia; con il passar del tempo l’Azienda è cresciuta e ho ricoperto responsabilità sempre maggiori. Come è nato il marchio? Cavel era molto orecchiabile, questa è la sola ragione per cui lo abbiamo scelto. Molti anni prima era appartenuto ad un altro produttore che aveva poi dismesso l’attività. Quando ci siamo trasferiti a Gropello Cairoli abbiamo dovuto modificare la ragione sociale in modo che contenesse anche un riferimento nazionale e quindi abbiamo chiamato l’azienda Italiana Conduttori ma il marchio commerciale è rimasto: Cavel è conosciuto dappertutto. Nella sua attività, su quale aspetto ha puntato maggiormente? Abbiamo sempre e soltanto puntato sul cavo coassiale di qualità. Questo business funziona solo se la produzione del cavo raggiunge livelli elevati. Così ci si può permettere macchinari sempre aggiornati, al top della tecnologia. Il volume della produzione poi genera economie di scala sull’acquisto della materia prima, non rinunciamo alla qualità e non siamo costretti ad accettare compromessi. La specializzazione che abbiamo raggiunto ha un grande valore, un valore che ci ha premiato. Altri concorrenti invece hanno preferito seguire un’altra strada. E cioè? Trent’anni fa contavamo 47 produttori di cavo coassiale, dieci anni dopo erano diventati 25 e dopo altri dieci, si sono ridotte a 12. Oggi sono meno delle dita di una mano. Tante Aziende hanno chiuso perché il cavo coassiale non era il loro prodotto principale, non avevano un interesse primario a continuare. Italiana conduttori esporta il 60% della produzione, un bel successo! Sì, siamo presenti nei principali mercati del mondo. All’inizio per il mercato estero producevamo per aziende locali e non eravamo presenti con il nostro marchio, ma da qualche anno abbiamo deciso di abbandonare la produzione conto terzi e promuovere il nostro marchio Cavel. Abbiamo saputo che il Cablebox nasce da una sua idea, che personalmente ha sviluppato. Ce ne parli... Ho sempre pensato quale fosse il contenitore ideale per una matassa di cavo coassiale. Prima veniva usato il cellophane e, quando ho introdotto la scatola di cartone, il mercato mi ha dato ragione perché il cavo si rovinava di meno. Con il Cablebox credo che siamo arrivati a una soluzione definitiva: agli installatori piace molto, è pratico, ed è stato studiato con una serie di accorgimenti che lo rendono uno strumento di lavoro veramente utile. Sui nostri cavi viene stampato, per ogni metro, quanto manca alla fine della matassa: una reale comodità. Il Cablebox vanta numerose imitazioni... Per far le cose fatte bene a volte non bisogna guardare a quanto si spende. Questo prodotto, lo dice il mercato, in effetti è riuscito bene. Il Cablebox ha definito uno standard: la dimensione della matassa di cavo, dimensione che hanno adottato la maggior parte dei produttori di cavo coassiale. Ed è compatibile anche con le bobine. Alcuni produttori di cavo coassiale anziché realizzare un contenitore per le loro matasse hanno preferito adattare la dimensione delle loro matasse al nostro Cablebox. Ogni nostra matassa ha un’etichetta che si toglie e viene incollata al Cablebox così da sapere quale cavo contiene ogni Cabelbox, dal momento che gli installatori ne hanno più d’uno. Cavel produce solo cavi coassiali. Continuerete così anche in futuro? Puntiamo sulla qualità elevata e sulla specializzazione. Se non deluderemo la nostra clientela avremo un futuro davanti a noi. Quando abbiamo perso un cliente l’unica ragione è stata quella del prezzo. Il mercato richiederà sempre cavi di alta qualità e noi ci saremo. E poi siamo flessibili e in grado di produrre varianti di modello per soddisfare le richieste dei nostro clienti: ad esempio abbiamo realizzato anche un cavo coassiale con una guaina che comprende un tubicino per la fibra ottica. Colgo l’occasione per ringraziare di cuore tutti gli installatori d’antenna e i grossisti per averci sostenuto in questi 40 anni. “ Puntiamo sulla qualità elevata e sulla specializzazione. Il mercato richiederà sempre cavi di alto livello e noi saremo pronti a produrli ”


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