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Benessere & Salute DISCIPLINE ARMONIOSE La scoperta dell’acqua calda Ritrovare serenità e benessere con il Watsu, l’Arte per la Salute che unisce l’efficacia di una disciplina sapiente con il piacere del rilassarsi in acqua calda. Sessioni di Watsu oganizzate da Watsu Italia, il primo Istituto Formativo italiano riconosciuto dalla casa madre americana WABA . Tra le discipline Bio Naturali, le arti di rilassamento e benessere che aiutano la persona a ritrovare il proprio equilibrio psico-fisico, ce n’è una, il Watsu, con una caratteristica che la rende speciale: si pratica nel caldo abbraccio dell’acqua. Il Watsu deve il suo nome all’incontro tra la sapienza dello Shiatsu e i benefici delle acque calde, magari termali, nelle quali la persona che riceve il trattamento è immersa e cullata in un viaggio nel respiro e nel silenzio, nell’abbandono e nel sostegno, nell’accoglienza delle emozioni. Da quando Harold Dull iniziò a sperimentare questa disciplina nelle acque termali in California, il Watsu si è evoluto, andando ben oltre la semplice applicazione delle tecnica dello Shiatsu 176 Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 4 - 2013 in acqua e diventando un’Arte a sé che non si limita all’applicazione di una tecnica, non si prefigge scopi fisio o psico terapeutici, non è la distaccata esecuzione di un massaggio in acqua calda o di una manipolazione. Oggi il Watsu è una disciplina evolutiva armoniosa, adatta ad ogni età, che richiede una formazione complessa, ma necessaria a garantire al ricevente il massimo della professionalità, dell’accoglienza, del rispetto e della sicurezza. Pratica e benefici In una sessione di Watsu, il Watsuer, ossia l’operatore abilitato alla pratica, è immerso in acqua a temperatura corporea (circa 35°), con le spalle appena sotto la superficie dell’acqua e sostiene la persona che prova l’esperienza. Dopo una prima fase di connessione dei respiri, chi dà Watsu inizia a proporre al corpo del suo ospite una danza composta da dondolii, stiramenti, rotazioni del corpo, in un attento e costante rispetto dei limiti e delle potenzialità della persona che sta accogliendo. Watsu viene sempre praticato in superficie, ossia le orecchie sono immerse sotto il livello dell’acqua ma il volto è sempre fuori, quindi non sono previste immersioni o apnee. Per sperimentare il Watsu non è necessario saper nuotare, anzi: nel caso in cui si provi paura nell’immergersi in acqua, può essere un modo per avvicinarsi in tutta sicurezza a questo elemento e tornarvi gradualmente in contatto.


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