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Runco La soluzione CSV prevede l’uso degli occhiali passivi Precise Light. Per i portatori di occhiali da vista, sono disponibili lenti clip da agganciare alla montatura 84 www.audiogamma.it Runco D-73D: stereoscopico a LED Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 3 - 2010 La nota casa americana presenta il nuovo modello D-73D, che integra una coppia di proiettori in configurazione stack. La raffinata estetica e la qualità delle immagini, grazie ai processori e all’uso di lampade a LED, ne fanno un prodotto di riferimento. PROIETTORI HOME CINEMA 3D stereoscopici, vengono sollecitati. In un mercato dove la tecnologia avanza piuttosto rapidamente, con questo modello Runco offre un prodotto di qualità senza compromessi, capace di affrontare le evoluzioni future, riducendo al minimo l’effetto obsolescenza. CSV: il 3D secondo Runco Il D-73D è stato sviluppato sull’architettura proprietaria CSV (Constant Stereoscopic Video), con l’obiettivo di offrire la miglior qualità tridimensionale. La CVS prevede l’impiego di un doppio videoproiettore, lo schermo di proiezione di tipo Silver (vedi riquadro pagina seguente) e l’uso di occhiali passivi. Gli occhiali passivi si prestano meglio alla fisiologia dell’apparato visivo umano in grado di percepire la tridimensionalità attraverso la stereopsi, generata dalla stimolazione simultanea di elementi della retina. Questa configurazione restituisce immagini 3D in grado di ridurre sensibilmente le distorsioni, i tremolii e le imperfezioni presenti nelle soluzioni con monoproiettore. Ne consegue che la soluzione proposta da Runco promette anche un minor affaticamento degli occhi. La soluzione CSV prevede l’uso degli occhiali passivi Precise Il nuovo proiettore stereoscopico Runco D-73D, in configurazione stack, è stato sviluppato integrando due Q-1500D con il processore video 3Dimension secondo l’architettura CSV, Constant Stereoscopic Video. Un progetto curato meticolosamente nell’elettronica che, secondo la tradizione Runco, è in grado di elevare considerevolmente le prestazioni complessive. Considerazioni di base La scelta di optare per la configurazione stack, che prevede due videoproiettori sovrapposti gestiti da un processore 3D dedicato, è stata presa per offrire una qualità di visione stereoscopica tipica di una sala cinematografica, qualitativamente migliore rispetto ad una soluzione monoproiettore. Ovviamente il rovescio della medaglia riguarda il prezzo, di circa 60mila Euro, ma il target a cui si rivolge questo modello è particolarmente sensibile alla qualità, che la considera un fattore primario. E’ comunque bene fare una precisazione soprattutto, come in questo caso, si parla di stereoscopia: per qualità intendiamo anche e soprattutto il confort di visione, l’affaticamento della vista e dei muscoli del collo che, durante la fruizione dei contenuti


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