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essere utilizzata per veicolare dati di qualsiasi tipo. Sperimentalmente è stato dimostrato che, scegliendo opportunamente il modo in cui si suddivide il secondo frame, la successiva fase di compressione non causerà artefatti sensibili. La retrocompatibilità del 3D Tile Format con i dispositivi che trasmettono esclusivamente in due dimensioni è garantita dall’opportuno utilizzo della codifica H.264, standard di codifica dell’MPEG-4 utilizzato per le immagini in alta risoluzione che permette, attraverso informazioni ausiliarie, di identificare e comunicare in fase di decodifica, quale area del frame deve essere visualizzata dallo schermo. Assegnando così opportunamente tali informazioni, il decodificatore 2D visualizzerà esclusivamente il rettangolo evidenziato in Figura 2, contenente l’immagine destra (o sinistra) inalterata. In questo modo, tutti i decoder compatibili con lo standard H.264 esistenti, eventualmente con un semplice aggiornamento software disponibile tramite download, sono già in grado di rendere accessibile il contenuto 3D ai dispositivi 2D. In conclusione, questo nuovo formato garantisce una qualità dell’immagine superiore evitando sbilanciamento tra risoluzione orizzontale e verticale e mantenendo la risoluzione inalterata della coppia di immagini destra/sinistra a 720p, e assicura anche la piena compatibilità con la visualizzazione a due dimensioni, in modo automatico e trasparente per l’utente finale, eventualmente con un semplice aggiornamento software dei decoder che supportano l’alta definizione. Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 3 - 2010 33 Collocazione del frame sinistro a 720p nel frame a 1080p immagini sono affiancate verticalmente oppure orizzontalmente all’interno dello stesso fotogramma. Questi formati sono ottenuti con un sottocampionamento dell’immagine, con conseguente perdita di risoluzione verticale oppure orizzontale. La discrepanza tra il livello di risoluzione nelle due dimensioni può provocare un degrado della qualità dell’immagine percepita. Al fine di evitare questo difetto, un ulteriore formato prevede la suddivisione del frame a scacchi in modo da sottocampionare le immagini in entrambe le direzioni. Questo però provoca, oltre che un abbassamento della risoluzione diagonale, una perdita di correlazione tra pixel adiacenti utilizzata in fase di codifica, innalzando il bit rate necessario alla trasmissione e generando artefatti nella visualizzazione. Infine il formato descritto non rende accessibili ai monitor 2D i contenuti trasmessi in formato 3D, come sarebbe auspicabile, a causa della composizione del frame che altera entrambe le immagini destra/sinistra. Come funziona il formato 3D Tile Ecco come lavora il 3D Tile: suddivide in sezioni (R1, R2 e R3) il frame destro e visualizza il frame sinistro (L) intero. Un televisore 3D dovrà ricostruire il tutto per la visualizzazione della stereoscopia, mentre un televisore 2D riprodurrà solo il frame L. Il box in basso a destra rimane libero e può essere utilizzato per veicolare, ad esempio, metadati Il 3D Tile si pone come obiettivo la risoluzione degli inconvenienti causati dalle tecniche di trasmissione 3D di prima generazione, offrendo un formato in grado di allocare due frames con risoluzione 720p in un singolo frame di 1080p. Nel caso in cui le immagini destra/sinistra siano originate in formato 720p, non è necessario un sottocampionamento e quindi l’immagine ricostruita preserva la sua originale risoluzione, sia verticalmente che orizzontalmente. Inoltre, poiché una delle due immagini rimane inalterata, il formato 3D Tile è retrocompatibile, rendendo accessibile il contenuto 3D anche ai televisori che non supportano tale formato. Come illustrato in Figura 1, il primo frame a 720p (in questo caso il sinistro) è inserito inalterato all’interno del frame a 1080p. Il secondo frame (destro) viene suddiviso in settori come illustrato in Figura 2, in modo da occupare la parte del frame “contenitore” ancora disponibile; inoltre, rimane libera una zona (rettangolo in basso a destra) che può


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