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Tecnologie Processing a 18 bit Altro elemento di distinzione dei pannelli NeoPDP è il processamento del segnale a 18 bit che permette di disporre di 6144 livelli di colore/grigio durante la fase di creazione delle immagini. Un numero così elevato di sfumature rende gli oggetti più reali, senza quelle fastidiose scalettature che tradiscono il DNA digitale delle immagini, ma anche più definite e “aperte” su tutto l’intervallo, dal nero più profondo al bianco più brillante. Questo comporta, ovviamente, anche un Gamut più ampio, ovvero la capacità di riprodurre un maggior numero di colori rispetto al totale dei colori presente nel mondo reale. Come si vede dall’immagine al piede, il triangolo di colore rosso dei NeoPDP è più ampio di quello nero che rappresenta il Gamut degli standard HDTV utilizzati in ambito broadcasting. Inoltre, grazie alle caratteristiche intrinseche della tecnologia PDP, la risposta cromatica non varia in base all’angolo di visione al contrario dell’LCD. La possibilità di riprodurre ben 6144 gradazioni di colore rende ancora più ricca di dettagli l’immagine riprodotta Il Gamut è più esteso rispetto a quanto fissato dall’HDTV in ambito broadcasting: ne beneficia soprattutto il colore rosso 20 Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 3 - 2009 La risoluzione dinamica Altra innovazione di rilievo del NeoPDP, forse quella più avvertibile dagli utenti, è quella che Panasonic definisce “Dynamic Resolution”, ovvero la risoluzione delle immagini in movimento. A causa dell’effetto Blur che compare durante i movimenti veloci (scene d’azione e sportive in particolare), le immagini e soprattutto i contorni degli oggetti riprodotti da un pannello HD e Full HD tendono a perdere definizione risultando confuse e di bassa qualità. Quando il display riproduce immagini fisse, la risoluzione orizzontale combacia con quella della sorgente o della matrice utilizzata (320 linee per le trasmissioni televisive analogiche, 800 per quelle digitali HD e 1080 per quelle Full HD). Se, invece, la scena è dinamica, ovvero è soggetta a movimenti, la risoluzione decresce in modo inversamente proporzionale alla velocità di movimento. Come si nota dalla figura a destra, il fenomeno è più evidente nella tecnologia LCD (linee gialla e verde) dove il movimento di una persona che cammina (refresh ogni 5 secondi) o di un cameramen che si muove velocemente (2,7 secondi) può portare la risoluzione dalle 800/1080 linee originali a meno di 300. I pannelli PDP e, in particolar modo, i NeoPDP, invece, sono in grado di mantenere costante la risoluzione nativa (linee fucsia e rossa) imitando così il comportamento dell’occhio umano quando osserva una scena reale e garantendo una riproduzione impeccabile, ricca di dettagli e tridimensionale. Per ottenere questi risultati, i NeoPDP utilizzano un sofisticato processore chiamato 600 Hz Subfield Drive abbinato alla tecnologia Intelligent Frame Creation Pro. Il processore analizza la sorgente video ed i fotogrammi che la compone convertendoli in 10 sottocampi e creando nuove informazioni in base ad algoritmi


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