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Edge e gli altri sistemi di retroilluminazione a led I pannelli con tecnologia Quattron utilizzano uno speciale sistema di retroilluminazione, chiamato Edge, che diffonde la luce generata da led bianchi posizionati lungo il profilo esterno del display LCD. Per assicurare la migliore uniformità possibile su tutta la superficie di visione, scongiurando così il rischio di avere aree più o meno illuminate, la luce emessa viene “guidata” da una lastra opaca di pochi millimetri posta dietro la matrice LCD, matrice che contiene speciali guide d’onda (come i prismi) con dimensioni e forma variabile a seconda delle loro coordinate di posizionamento sulla lastra. I principali vantaggi dell’Edge Led sono il basso costo di produzione e consumo energetico (si utilizzano pochi led per illuminare tutta la superficie) e il posizionamento laterale che permette di ridurre lo spessore del display a 2-3 cm con evidenti vantaggi sul fronte estetico. Le prossime generazioni dell’Edge utilizzeranno meno led grazie all’impiego di componenti più luminosi ed efficienti, ed all’ottimizzazione delle guide d’onda che consentiranno di disporre i led su uno o due lati invece che su tutto il perimetro. Inoltre si sta sperimentando una soluzione che prevede una gestione dinamica e locale dell’illuminazione Edge, invece che statica e globale come accade ora. Un tipico esempio è il Led Precision Dimming sviluppato da Samsung e già disponibile nei TV 3D. All’Edge Led si affiancano altri sistemi d’illuminazione, anch’essi basati su led, che però sono posizionati dietro la matrice LCD. Si parla di FULL LED quando il “tappeto” di led, bianchi o RGB, viene gestito globalmente e di LOCAL DIMMING quando i led sono organizzati per aree, ciascuna gestita in modo indipendente, dinamico ed in tempo reale per ridurre il livello di luce emessa nelle aree scure dell’immagine televisiva ed incrementarlo in quelle chiare. Il “tappeto” di led crea spessore, comporta costi e consumi maggiori ma, di contro, dovrebbe teoricamente garantire una maggiore uniformità di illuminazione e, per il LOCAL DIMMING, un rapporto di contrasto praticamente infinito. Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 1 - 2010 27 Perché il giallo? Il tradizionale sistema RGB richiede un intenso flusso luminoso per riprodurre i colori intermedi come il giallo, il grigio-azzurro, il magenta e garantire la necessaria brillantezza soprattutto quando l’ambiente è fortemente illuminato. Tra tutti i colori testati per lo sviluppo della tecnologia Quattron, il giallo si è rivelato quello ottimale perché permette di ottenere: 1. Una gamma di colori più ampia. Il gamut è decisamente superiore a quello dello standard HDTV soprattutto nell’area del giallo, del blu e del verde. La tecnologia RGBY consente di riprodurre fino a 3 trilioni di colori mentre la RGB si ferma ad 1 miliardo; 2. La perfetta riproduzione delle tinte solitamente problematiche per l’RGB come i gialli vivi, il giallo oro brillante, la scala degli azzurri; 3. Immagini più luminose. L’aggiunta del subpixel giallo amplifica i benefici della tecnologia U2VA e della retroilluminazione Edge Led (led laterali) per ottenere livelli di luminosità ottimali con consumi minimi. Tanto per fare un esempio, i modelli LE820/810E da 46” consumano mediamente 85 watt, poco più di un moderno 26” RGB CCFL e la metà di un 32” di vecchia generazione. Grazie alle tecnologie X-Gen/ UV2A, Quattron, Edge Led e Eco Picture Control, i nuovi pannelli Sharp assicurano eccellenti prestazioni video e ridotti consumi energetici


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