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06_2007 TV DIGITALI copertina

Esempio di configurazione del lato trasmittente. Supponendo di trasmettere a 27,5 Mbaud e di utilizzare gli schemi 8PSK 3/4 e QPSK 2/3, si dispone di un bitrate utile di 40 Mbit/s per 2 programmi HDTV e di 12 Mbit/s per 2-3 programmi SDTV. La differenza nel rapporto C/N richiesto è di circa 5 dB (cortesia: CRT Rai) Il sistema DVB-S2 si adatta a qualunque formato di flusso di dati in ingresso, compresi flussi digitali MPEG Transport Stream (TS), singoli o multipli, IP e ATM. Questo fa sì che, anche se in futuro verranno definiti altri formati, essi potranno essere impiegati senza bisogno di modificare il sistema. Il sistema è strutturato come una “scatola di attrezzi” (“Tool-Kit”), insieme di tecniche che permettono di coprire tutte le aree applicative, realizzabili in “singlechip” con complessità ragionevole, per consentire l’utilizzo di prodotti destinati al mercato di massa, anche per applicazioni I Quaderni di Eurosatellite Volume 1/2007 9 I parametri delle modulazioni 16APSK e 32APSK sono stati ottimizzati per operare su un transponder non lineare anche se le prestazioni su un canale lineare sono paragonabili rispettivamente con quelle delle modulazioni 16QAM e 32QAM. L’adozione nel DVB-S2 di queste tecniche innovative di codifica e modulazione garantisce un aumento di capacità dell’ordine del 30% rispetto al DVB-S nelle stesse condizioni di trasmissione, in modalità CCM (Constant Coding & Modulation), ossia con parametri di trasmissione fissi. Nelle applicazioni punto-punto, come l’IP Unicast, il guadagno del DVB-S2 rispetto al DVB-S può essere ancora maggiore. Il “miracolo” ACM L’ACM (Adaptive Coding & Modulation) permette di variare lo schema di modulazione e i livelli di protezione dagli errori ad ogni nuovo blocco elementare di codifica, ottimizzando il sistema di trasmissione alle condizioni di ricezione d’utente. Per informare il trasmettitore delle condizioni di ricezione del singolo utente, il sistema deve operare “ad anello chiuso”, utilizzando un canale di ritorno via telefono o satellite. La flessibilità del DVB-S2 è tale da potersi adattare a tutti i tipi di transponder satellitari esistenti, grazie ad un’ampia varietà di efficienze spettrali e rapporti segnale/rumore richiesti. Inoltre è stato pensato per trattare una grande varietà di formati audio-video e di dati, dall’MPEG-2 attualmente utilizzato negli standard DVB, ai nuovi H-264 e VC-1. professionali. Il futuro è mobile? Negli ultimi anni il DVB ha sviluppato la specifica DVB-H (Handheld) per la diffusione di servizi televisivi, radiofonici e multimediali a terminali mobili e portatili (es.: tivufonini, palmari, ecc.) sui canali terrestri VHF e UHF che ha portato al lancio dei primi servizi anche nel nostro Paese da parte degli operatori di telefonia mobile. Il DVB-S2, seppur concepito per la ricezione fissa nelle bande satellitari Ku e Ka, può adattarsi anche ai servizi mobile fungendo da complemento alle reti terrestri grazie alla sua economicità soprattutto nella copertura dei veicoli in movimento. In uno scenario mediamente critico, un transponder satellitare da 8 MHz potrebbe essere in grado di ospitare 14 canali mobile TV e 20 canali radio, la stessa capacità di un transponder da 36 MHz in uno scenario molto critico.


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