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06_2007 TV DIGITALI copertina

La FUB studia la distribuzione più idonea Quale sistema conviene adottare per distribuire i segnali satellitari, che di anno in anno diventano sempre più numerosi? Eutelsat ha affidato alla Fondazione Bordoni uno studio per determinare, alla luce di tecnologie consolidate e di prossima disponibilità, quale soluzione distributiva conviene adottare, nelle diverse tipologie di fabbricato. L'infrastruttura satellitare che Eutelsat sta costruendo in orbita, completamente ridondante, rappresenta il perfetto complemento di una complessa rete terrestre. I Quaderni di Eurosatellite Volume 1/2007 33 no da sempre con interesse alla possibilità di diffusione dei propri programmi anche via satellite, oltre che tramite le proprie reti diffusive via etere terrestre. Il satellite ha consentito a molti editori locali non solo di espandere i propri programmi in aree altrimenti non raggiunte dal segnale terrestre ma anche di creare nuovi contenuti specifici”. Spazio all’HD e alle nuove tecnologie Nonostante il DVB-S2 e l'MPEG-4 abbiano consentito di ridurre lo spazio occupato all'interno dei transponder, con conseguenti minori costi per i broadcaster, i canali ad Alta Definizione necessitano di molta banda. Il polo a 9° est può diventare in questo caso il terreno di crescita di nuovi servizi HD. Ma vi è un altro elemento, molto importante: a 9° est potrebbe avvenire la ritrasmissione di canali DTT per raggiungere via satellite tutte quelle aree non coperte dalla rete digitale terrestre. E, ancora, vista la scarsa disponibilità di spazio sulla banda terrestre i broadcaster nazionali potrebbero utilizzare l'Eurobird 9 per i primi test in Alta Definizione, al debutto sul digitale terrestre a switch-off avvenuto. Insomma la ritrasmissione via satellite del segnale DTT non potrebbe trovare una posizione orbitale migliore: per l'utente finale dotato di una parabola dual feed sarà come se il segnale giunga dalla posizione Hot Bird; altre posizioni, invece, avrebbero il pesante limite di richiedere l'installazione di una seconda parabola. La possibilità di ricevere con un'unica parabola fissa un'offerta così ampia di canali darebbe un impulso importante al nostro mercato, con prospettive di crescita certe, favorendo soprattutto il mercato dell'installazione che dovrebbe adeguare gli impianti alla ricezione dual feed, sia individuali che centralizzati. Basta una parabola dual-feed L'accesso all'offerta del Superpolo 9+13° è possibile con una qualsiasi parabola fissa già installata, adattata alla ricezione dual feed per consentire la ricezione di due slot orbitali distanti tra loro 4° (invece dei 6° canonici). Sono in fase di realizzazione kit di adattamento per parabole mono e dual feed già installate, che prevedono la sostituzione dell'LNB singolo con un modello doppio integrato oppure la modifica del supporto per aggiungere un secondo LNB. Per i nuovi impianti, le principali aziende del settore stanno invece preparando appositi kit di ricezione senza aggravio di costi rispetto ai tradizionali sistemi monofeed. Il superpolo 9+13° est sarà inizialmente basato sulla flotta Hot Bird (13° est) e sul satellite Eurobird 9 che fino ad un anno fa operava a 13° est con il nome di Hot Bird 2. Nei prossimi 2 anni, però, arriveranno altri due satelliti a 13° est (Hot Bird 9 e 10) che consentiranno un rinnovo del parco satellitare mentre l'attuale Hot Bird 7 sarà trasferito a 9° est per dare man forte al “collega” Eurobird 9 e raddoppiare così lo spazio a disposizione per i canali radiotelevisivi e i servizi IP a banda larga. Questi i dati dei transponder presenti attualmente a 9° est. L’obiettivo di Eutelsat è quello di sviluppare la disponibilità dei transponder già dal prossimo anno


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