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06_2007 TV DIGITALI copertina

Gap Filler Dove non arriva la TV digitale Il cammino del segnale in radiofrequenza che trasporta i bit dei programmi radiotelevisivi digitali può essere impedito da ostacoli naturali come montagne, profonde vallate ma anche tunnel, località sotterranee e muri, come quelle delle abitazioni. Queste “zone d’ombra” possono però essere facilmente coperte da ritrasmettitori, in gergo “Gap Filler”, che lavorano senza necessità di operazioni di demodulazione e rimodulazione rispetto a quella presente nella rete primaria dalla quale si alimentano. Il principio di funzionamento dei Gap Filler è molto semplice. Il segnale DVB-T (oppure quello DVB-H della Mobile TV) trasmesso dai ripetitori primari viene ricevuto tramite un’antenna direzionale e dopo essere stato filtrato e amplificato viene ritrasmesso nell’area d’ombra mantenendo la stessa frequenza. Questo evita la necessità di demodulare e rimodulare il segnale su un’altra frequenza e quindi il bisogno di riprogrammare la sintonia del ricevitore. I Gap Filler vengono definiti anche con il termine di “Street Filler” nel caso in cui vengano utilizzati per irradiare segnali DVB-T nelle zone d’ombra di un quartiere cittadino oppure “Home Filler” per migliorare la ricezione tra le mura domestiche. Tecnicamente, la loro emissione può essere paragonata a quella di un altro trasmettitore in rete isofrequenza (SFN), senza tutti i costi e le complicazioni relative. Essi infatti sfruttano i vantaggi della resistenza ai segnali riflessi conferita alla modulazione OFDM dall’intervallo di guardia. Per garantire un funzionamento ottimale del ritrasmettitore Gap Filler è indispensabile garantire un isolamento tra le antenne di ricezione e trasmissione al fine di non innescare risonanza. Il guadagno del ritrasmettitore deve essere molto più basso del feedback e bisogna osservare la massima cautela nel distanziare e collocare opportunamente le antenne di ricezione e trasmissione, al fine di avere il massimo isolamento possibile e, quindi, poter trasmettere con una potenza sufficiente. Per fare un esempio con dati concreti, ipotizzando di avere 80 dB di isolamento tra l’antenna di ricezione e quella di trasmissione, utilizzando una buona antenna direttiva di ricezione con un buon guadagno (ad esempio, 15dBi), e ricevendo un segnale (-40dBm pari a 67dBÌV), si potrà ragionevolmente regolare la potenza di uscita del Gap Filler sino a circa 10 mW. PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DEL RIPETITORE 20 I Quaderni di Eurosatellite Volume 1/2007 FEEDBACK GUADAGNO DEL TRASMETTITORE Dall’antenna di ricezione All’antenna di trasmissione


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