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Standard Alimentazione: fino a 100 W con una sola porta Già nel 2007, ben prima dell’avvento della 3.0, il comitato USB IF aveva introdotto una specifica direttiva che prevedeva l’affiancamento delle tradizionali porte USB 2.0 a porte USB per l’alimentazione e la ricarica di dispositivi con correnti superiori a 100 mA. Le porte definite dallo standard erano: – charging downstream port (CDP), che permetteva anche – dedicated charging port (DCP), senza transito dati, erogava fino a 1,5 A con una caduta di tensione max di 1,4 V a 5 V. Lo strada aperta da questa direttiva mostrava chiaramente fin da allora che l’intento dei costruttori, asiatici in prima linea, era quello * Quando sono collegate 2 porte USB Type C, anche il preambolo viene encodato con la codifica BMC 12 UNIVERSAL SERIAL BUS La convergenza introdotta dall’interfaccia USB non riguarda solo la trasmissione dei dati. Con i nuovi profili dello standard tutto si alimenterà e si ricaricherà con la porta USB. il transito dei dati alla velocità tipica della porta USB 2.0 e doveva erogare 900 mA, con una tensione di 5 V; Sequenza di ‘training’, non encodata con modulazione BFSK / BMC* Bit che indicano l’inizio e la fine della trasmissione, con modulazione BFSK / BMC Corpo del messaggio: Bit encodati con modulazione BFSK / BMC Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 2 - 2016 Schema di un singolo pacchetto di comunicazione tra porte USB PD. FORMATO DEL PACCHETTO DI TRASMISSIONE DATI DI NEGOZIAZIONE Preambolo (“training” per USB ricevente) SOP (Start Of Packet) Message Header Byte 0 Byte 1 … Byte n-1 Byte n CRC EOF (End Of Packet) LA POTENZA DELLE SORGENTI SECONDO I PROFILI PROFILO 0 = riservato PROFILO 1 10W 5V @2A profilo iniziale di default PROFILO 2 18 W 5V @2A - 12V @1,5A PROFILO 3 36 W 5V @2A - 12V @3A PROFILO 4 60 W 5V @2A - 12V, 20V @3A limite per i connettori Micro-B/AB PROFILO 5 100 W 5V @2A - 12V, 20V @5A limite per i connettori Standard A/B Sono possibili funzionalità aggiuntive come estensioni dei profili standard. Per valori >1,5 A o >5 V richiedono nuovi cavi tipo ‘detectable’. di convergere sull’impiego di un’unica interfaccia in grado sia di trasferire i dati che di alimentare i dispositivi. Un’ulteriore versione della direttiva, datata 2010, consentiva di alimentare dispositivi che richiedevano fino a 1,5 A anche durante il transito dei dati e fino ad un massimo di 5 A. Tuttavia, appariva chiaro che non sarebbe stato possibile continuare su questa strada, perché il limite imposto dai 5 V della porta USB costringeva ad alzare la corrente oltre una soglia di sicurezza accettabile per garantire la potenza necessaria richiesta dai dispositivi slave. Per questo motivo, nel luglio del 2012, l’USB IF ha emanato la nuova direttiva USB Power Delivery (USB PD). Questa direttiva è straordinariamente innovativa, poiché presenta 5 possibili profili di impiego delle porte, siano esse USB 3.1 oppure USB tipo C, fornendo un massimo di 100 W di potenza al dispositivo collegato, in quanto sono capaci di erogare fino a 5 A su una tensione di 20 Vc.c. La direttiva USB PD si applica a tutte le componenti di un sistema che sia interconnesso tramite USB, quindi a host, device, hub, cavi e connettori, ed apre la strada a scenari completamente diversi dai precedenti. Ad esempio: 1) Possibilità di usare una sola porta per connettere e alimentare dispositivi di tipo differente e di produttori diversi; 2) Gestione ‘bidirezionale’ dell’alimentazione: un monitor collegato alla rete elettrica


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